Di fronte alle proteste e a tutte le mail arrivate in redazione AsoloArtFilmFestival si sente in dovere di illustrare il proprio punto di vista in relazione alla mostra “Nitsch in Asolo”.
Innanzitutto rispettiamo l’opinione di quanti manifestano la propria contrarietà riguardo a questo evento. Siamo in un paese democratico e ognuno è libero di esprimere le opinioni che più gli aggradano. L’importante è che tutto rimanga nei limiti della legalità.
Detto questo, AsoloArtFilmFestival, giunto alla propria XXIX° edizione, ha, da sempre, nelle proprie linee guida, la difesa della libertà di espressione artistica.
L’arte di Hermann Nitsch è fortemente influenzata dalla sua ammirazione per autori e artisti come de Sade, Friedrich Nietzsche, Sigmund Freud e Antonin Artaud. Nel suo manifesto puntualizza come le sue azioni debbano suscitare nello spettatore disgusto e ribrezzo, per innescare una controreazione di catarsi e purificazione. Il tentativo di Nitsch è quello di portare il singolo ad entrare in contatto con il proprio essere animale più profondo e istintivo, e quindi a toccare gli ambiti più bui e nascosti del proprio essere, che sono normalmente repressi dalla società contemporanea. I partecipanti all’opera di Nitsch vengono costretti a vivere con una presa di coscienza questa totale disinibizione degli impulsi animali, e con questo anche la nostra innata potenzialità e tendenza alla violenza e alla distruzione. La decadenza radicale verso la sensualità ha come risultato una reazione catartica e purificatoria, e quindi l’ascesa alla spiritualità.
La sua visione del mondo è profondamente influenzata dalla tradizione del sacrificio presente in quasi tutte le religioni conosciute.
È comprensibile e perfettamente leggittimo essere in disaccordo con la sua maniera di intendere l’arte. Questo non vuol dire che Nitsch debba essere dipinto come sadico sanguinario che si diverte a fare del male a degli esseri indifesi. Chi sostiene questa tesi dimostra una totale incomprensione degli intenti dell’artista.
Hermann Nitsch è ritenuto uno dei più grandi artisti contemporanei viventi. Le sue opere sono esposte nei più prestigiosi musei di tutto il mondo e sono illustrate in tutti i manuali di storia dell’arte. Un simile riconoscimento internazionale non è frutto dell’allucinazione generale di critici e storici dell’arte, ma dimostra il valore dell’artista.
AsoloArtFilmFestival è consapevole della difficoltà di comprensione dell’opera di Nitsch, ma è pronta a difendere la propria decisione di collaborare ad una sua mostra ad Asolo in nome della libertà di espressione.
Ricordiamo che la mostra “Nitsch in Asolo” è stata organizzata dall’Associazione Dialoghi Asolani con la collaborazione di AsoloArtFilmFestival, Box Art GAllery di Verona, Museo Hermann Nitsch di Napoli e Fondazione Morra.