” In questa collezione di oggetti ho cercato di trasmettere l’idea che in fondo ho sempre avuto della ceramica: qualcosa di molto morbido e delicato e in un certo senso di immutabile e antichissimo. Un materiale con una sorta di purezza naturale che proviene dal fatto di essere terra. Questa sensazione così sedimentata si è unita all’idea, cresciuta durante i numerosi incontri con Italo Bosa
di voler entrare nell’area del nuovo Design cioè nei settori del Design contemporaneo più sensibili alle tendenze d’avanguardia e ai problemi della comunicazione. Nel nostro programma l’immagine che volevamo scaturisse dalla nuova collezione doveva quindi essere calma e strutturata ma al contempo anche molto attuale. Ho preparato dei disegni che mi sembravano in questo spirito e poi è iniziata la fase lunga e travagliata ma anche in definitiva molto divertente e piacevole della realizzazione dei prototipi. Volevamo realizzare forme completamente nuove mantenendo però alto il livello tecnico e la qualità delle lavorazioni che è sempre stato un punto fermo nella filosofia dell’azienda.
In realtà soprattutto per me si trattava di imparare e allora non c’era che provare e riprovare: entusiasmi che a volte duravano poco quando un pezzo, magari uscendo dal forno si rompeva così, quasi con candore, senza averci avvertito prima. Sembrava proprio insomma che per fare delle cose che ci piacciono e alle quali magari affezionarsi, è necessaria molta pazienza e una certa serena caparbietà. Insieme alle forme sono nati i decori: immagini un po’ poetiche come accennate: la luna, alcuni uccellini oppure omini delicati.E infine i colori; anch’essi hanno richiesto molte prove e però mi sembra che sia la scelta delle tonalità che gli abbinamenti tra le stesse riescano a trasmettere una sensazione di morbida tattilità a cui tenevo molto. “
Marco Zanuso jr.