IL SALONE DEI BENI CULTURALI APRE AL FUTURO CON IL CONSENSO DEI PROFESSIONISTI
Nell’ultima giornata del Salone, grande partecipazione alla Borsa del Turismo Culturale: 24 i Paesi rappresentati, oltre 200 i professionisti intervenuti oggi a Venezia.
Venezia, 4 dicembre 2010 - Chiude oggi il XIV Salone dei Beni e delle Attività Culturali di Venezia.
La giornata conclusiva registra il maggiore afflusso di pubblico delle tre giornate di una manifestazione che quest’anno più che mai è fedele specchio della scena culturale italiana: un settore che lamenta la crisi ma non la subisce, ci convive ma la contrasta mettendo in campo il massimo dell’impegno e delle risorse a disposizione.
I convegni proposti hanno trovato in particolare un grande seguito di professionisti: è un segnale forte e chiaro dunque quello che gli addetti ai lavori lanciano al Salone di Venezia e che costituisce un forte sprone per il futuro.
In particolare la tavola rotonda di giovedì scorso sulla candidatura di Venezia e del Nordest come Capitale Europea della Cultura per il 2019 rappresenta il punto focale da cui il Salone dei Beni Culturali vuole ripartire nella costruzione della strategia per il futuro. L’evento si propone quale appuntamento annuale in cui gli esponenti della scena culturale hanno l’opportunità di verificare l’avanzamento dei lavori nella corsa alla candidatura, mettendo a fuoco le strategie per Venezia e per i territori del Nordest, ma anche come luogo d’incontro e confronto, perché no, con le altre realtà italiane in corsa per la candidatura.
Alla conclusione del Salone si immaginano già diverse future prospettive e in particolare una riflessione sull’offerta culturale delle grandi città rapportata alla domanda turistica fino al confronto, che nel 2011 sarà possibile, con i protagonisti che vinceranno le gare per la gestione dei siti culturali (da Firenze a Roma, da Napoli a Trieste).
Per il futuro sarà necessario che, oltre alle istituzioni, - il cui supporto resta sempre e comunque fondamentale sia dal punto di vista economico che politico - s’intensifichi il coinvolgimento delle imprese, in particolare quelle di design, che vantano un enorme potenziale nel ridisegnare l’orizzonte economico della cultura, come ha dimostrato il seguitissimo convegno su “Gli archivi della Moda del ‘900” a cura di Confindustria Veneto, Università degli Studi di Padova e Impact srl.
Un ulteriore proposito per il 2011 è quello di poter rendere l’appuntamento del Salone dei Beni e delle Attività Culturali non un evento puntuale di fine anno, bensì un “laboratorio aperto” monitorato e raccontato, in modo da diventare un Salone partecipato e che vuole raccogliere contributi e suggerimenti nel proprio percorso di costruzione.
Grande esito ha riscosso l’area “Live” dei siti internet www.bbccexpo.it e www.restauraexpo.it che, grazie alla collaborazione con AIAF Asolo International Art Festival, ha trasmesso durante i giorni del Salone i convegni di maggiore interesse, molto seguiti sia al Salone che da casa in streaming.
Si ricorda inoltre che a breve sarà on-line la conferenza tenuta da AIAF sabato 4 dicembre durante la quale sono intervenuti Alessandro Fossato (Interlogica.it) Chen Mei Yuan, curatrice di mostre sull’arte contemporanea, Dott.ssa Elisa Carrer, direttrice di Villa Benzi Zecchini, Dott.ssa Serena Perozzo, responsabile marketing AIAF. L’intervento si è focalizzato sulla strategia di comunicazione web di AIAF e sull’evento che avrà luogo durante i primi mesi del 2011 in collaborazione con la fondazione Villa Benzi Zecchini.